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14 Aprile 2016 in Viaggi

Giappone

È all’inizio dell’aprile del 2016 che andiamo in Giappone al seguito della scrittrice Nicoletta Campanella, autrice della collana “La vie en rose”.
Un viaggio, il nostro, dedicato ad attente ricerche per la realizzazione del secondo volume “Le rose cinesi”.
Siamo andati in Giappone per sapere di più sulle rose cinesi, per conoscerne i metodi di coltura, la loro storia e per intervistare gli esperti del settore.
Ma ad Aprile, in Giappone, si gode anche della massima espressione della fioritura dei ciliegi.
E’ la festa di privamera!
Esistono svariate varietà di ciliegio in questo Paese, ma questo è il periodo in cui avviene l Hanami (花見 “guardare i fiori”) – termine giapponese che si riferisce alla tradizionale usanza di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare dei ciliegi.
I fiori cadono al primo vento, la loro delicatezza, la brevità della loro esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della rinascita, della bellezza dell’esistenza.
E’ il periodo in cui i templi sono presi d’assalto dai giapponesi che li visitano generalmente in abiti tradizionali.
Proprio in questo momento d’incanto siamo atterrati in questa terra, a Narita, per l’esattezza, da cui abbiamo poi proseguito da nord verso sud attraversando Tokyo, Chiba, Kamakura, Atami, Kyoto per poi risalire verso Yokoama e ritornare a Narita.
Abbiamo goduto di un viaggio unico che, se pur concentrato nella visita dei maggiori ed importanti giardini sulle rose giapponesi (come il lavoro richiedeva) non ci ha assolutamente negato la visione di un Giappone più classico.

La prima e rapidissima tappa ha consentito uno sguardo veloce nei dintorni della stazione centrale di Tokyo, tra grattacieli illuminati e alberi di ciliegio in fiore.

Gallery Tokyo

A seguire, il giorno dopo, gli splendidi giardini del Palazzo Imperiale e proprio qui si riesce ad avere l’immediatezza del connubio tra nuovo ed antico, tra i moderni grattacieli d’acciaio e vetro e le antichissime costruzioni di legno dove alloggiavano i samurai, tra le larghissime strade di asfalto e la cura maniacale dei giardini.

 

La seconda tappa ha visto protagonista il The city of Sakura Rose Garden.

Gallery The city of Sakura Rose Garden

Aperto nel 2006 ed ampliato nel 2008, vi si trovano all’interno ben 2500 piante, 650 varietà di rose selvatiche e 400 di rose moderne ed, inoltre, vi è una preziosa eredità di Mr Seizo Suzuki -uno dei più famosi ibridatori di rose ricordato come Mr Rose- che è il cuore della collezione insieme alle molte rare varietà, donate da amanti delle rose provenienti da tutto il mondo. Questo giardino e’ un vero e proprio “museo di rose”. Suddiviso in 16 zone distinte tra loro per tema, consente di comprendere la lunga storia delle rose mentre si gode della vista dei fiori.

Gallery Keisei Rose Garden

Sempre nella prefettura di Chiba, abbiamo visitato il Keisei Rose Garden, presso Yachiyo. Questo grande e bellissimo giardino di rose è parte del Keisei Rose Nurseries Inc. Fondato nel 1971 e restaurato nel 1999, contiene 1600 varietà e 10.000 piante.

 

La terza tappa ci ha portato a Chiba

Gallery Chiba and Natural History Museum & Institute

dove abbiamo conosciuto la dottoressa Yuki Mikanagi del Natural History Museum & Institute, la quale, dopo un giro del parco e dell’istituto, ci ha condotto nell’archivio del museo e ci ha permesso di visionare e documentare antichi libri e pergamene sulle rose.

 

La quarta tappa, percorrendo il viaggio da Tokyo ad Atami, ci ha portati a Kamakura,

Gallery Kamakura

cittadina caratteristica della prefettura di Kanagawa, nota per i suoi templi e altari tra cui il tempioTsurugaoka Hachiman-gū, il più importante santuario shintoista della città. Minamoto no Yoritomo, il fondatore dello shogunato di Kamakura, spostò il santuario nella sua attuale posizione nel 1111, l’antico tempio, fondato nel 1063 a Zaimokuz, consacrato all’imperatore Ōjin (deificato col nome di Hachiman, dio della guerra e quindi dei samurai), a sua madre l’imperatrice Jingu e sua moglie Hime-gami.
Il santuario è costituito da vari ulteriori santuari, posti su due livelli differenti e comunicanti tra loro tramite diverse scalinate. Tra i piu’ importanti ci sono quello principale (Hongū in giapponese), e quello minore (Wakamiya).

Atami,

Gallery Atami

cittadina famosa per le sue sorgenti termali, sorge su una caldera vulcanica nella prefettura di Shizuoka, da qui il nome traducibile con “Oceano caldo”. I paesaggi naturali ricordano molto la Liguria, la città di Montecarlo, non so se sia un caso o meno ma la città di Atami è gemellata con la nostra Savona.

E’ in questo contesto che incontriamo Nobuo Shirasuna, il garden designer del Akao Herb and Rose Garden, un magnifico giardino aperto nel 1988, in cui si trovano ben 600 varietà di rose e 4000 piante.

Gallery Akao Herb and Rose Garden

Dalle foto si noterà come questo giardino si estende lungo un pendio in un percorso dall’alto al basso. Iniziando dal tipico giardino giapponese si incontrano durante il percorso ciliegi, giardini inglesi, tulipani, il giardino bianco, il giardino d’oro.. fino a raggiungere il giardino delle erbe in stile italiano.

A Kyoto, la nostra quinta tappa.

Gallery Kyoto

In completa libertà dai vincoli lavorativi, visitiamo lo splendido Kiyomizu-dera, una serie di templi buddhisti la cui costruzione fu iniziata nel 798, ma l’edificio attuale, costruito durante la restaurazione ordinata da Tokugawa Iemitsu, risale al 1633. Per la sua costruzione non è stato usato un singolo chiodo. Il nome deriva dalla cascata presente all’interno del complesso, che scorre dalle colline vicine. Kiyomizu significa “acqua pulita”, o “acqua pura”, ed il Castello di Nijo è un complesso fortificato completato nel 1626 da Tokugawa Iemitsu, fu simbolo del potere e della ricchezza dello shōgunato di Edo, fu residenza degli shōgun per quasi 270 anni, e fu in seguito usato come residenza imperial. Come altri edifici di Kyōto è annoverato nella lista dei patrimoni dell’umanità stilata dall’Unesco.
Gli edifici che vanno a formare il castello abbracciano un’area di 8.000 mq e sono costruiti su un’area complessiva di 275.000 mq. Il castello, circondato da un fossato, è formato da due fortificazioni principali: il palazzo Ninomaru e il palazzo Honmaru.

A Yokohama,prefettura di Kanagawa, situata su una penisola affacciata sul lato occidentale della baia di Tokyo, è stata dedicata l’ultima nostra sosta dove,

Gallery Yokohama English Garden

nel pomeriggio, abbiamo visitato il Yokohama English Garden con il curatore Takashi Kawai, dedicando il restante tempo serale, prima del ritorno a Narita, a godere del paesaggio del quartiere dei grattacieli, Minato Mirai 21 che, oltre ad essere il il quartiere centrale degli affari di Yokohama, attrae numerosi turisti insieme alla vicina Yokohama Chinatown.

Gallery Yokohama

 

Con la vista sulla baia e le navi da crociera, Minato Mirai 21 è diventato un simbolo di Yokohama e il suo skyline è il più fotografato della città. Qui svetta la Landmark Tower tra gli edifici più alti del Giappone e la Cosmo Clock 21 costruita nel 1922 è stata la ruota panoramica più grande del mondo.

 

E’ bello notare che, come sempre, avere la compagnia di una macchina fotografica avvicina l’occhio amichevole e curioso di altri fotografi, (in questo caso svedesi ed americani) con i quali si finisce per scambiare piacevolmente qualche consiglio o opinione. Ho trascorso con uno di loro due ore al porto di Yokoama.
Non ultimo, il ricordo delle ragazze del posto che non si sono create problemi a posare per qualche foto… qualche sorriso, un please…e via!